Nel panorama del Kung Fu esiste uno stile molto speciale e antico, lo stile della tigre.
Lo stile della Tigre fa parte della grande famiglia delle arti marziali cinesi, nasce in epoca remota dall’osservazione degli animali nel loro habitat naturale da parte dei primi maestri e monaci, agli albori della nascita del Kung Fu stesso.
La storia dello stile della tigre
Secondo diverse ricerche, le prime forme (Tao Lu) ispirate a questo animale furono codificate intorno al 1500 d.C. dagli artisti marziali che frequentavano il tempio Shaolin dello Henan.
Si racconta che in passato, questo felino fu osservato e imitato nel suo ambiente naturale come le foreste montuose, rischiando molto spesso la vita pur di assimilare il più possibile la sua essenza marziale.
In principio, i Maestri si concentravano sull’osservazione di alcuni aspetti peculiari della tigre quali:
- il principio di radicamento
- la forza di tensione dinamica
- l’energia espressa con attacchi ad artiglio (Hu Zhao)
- gli attacchi di sopraffazione
- il combattimento in linea diretta
- i metodi di lacerazione che consistono spesso nel generare una scissione della zona attaccata (muscoli, pelle, occhi)
Leggi anche: Cos’è lo Shaolin
Pertanto, lo stile della Tigre gode di movenze basate su uno stato interiore di grande determinazione, una respirazione esplosiva e una forza fisica derivata da una preparazione importante, fortificando così ossa, tenditi e muscoli.
La posizione dello stile della Tigre si presenta in modo stabile e fortemente ancorata al suolo.
La posizione Gong Bu (posizione dell’arciere) è una delle più importanti di questo stile, in origine questa posizione era chiamata HUBU 虎步 (passo della Tigre) la quale sintetizza bene l’atteggiamento della tigre che si proietta in avanti, pronta sempre a difendersi attaccando.
Il significato profondo dello stile della tigre
In termini metaforici, allinearsi allo spirito della Tigre, significa propendere ad affrontare le varie situazioni di petto, senza cercare scuse o sotterfugi, e ad accrescere la qualità caratteriale di affrontare ogni sfida con coraggio e a testa alta.
La tigre, è associata all’interno dei cinque elementi della medicina cinese, all’elemento fuoco ed è connesso alle ossa e ai tendini.
In alcuni casi la Tigre viene anche associata all’elemento legno, come nascita dello Yang, in relazione alla primavera e all’energia del fegato.
L’energia interna collegata allo stile della Tigre è l’energia difensiva “Wei Qi”.
La Wei Qi consente di proteggere il corpo del praticante da attacchi esterni e di rendere al contempo la sua struttura fisica forte come il metallo. Oltre a ciò, questa energia difensiva rende anche il praticante particolarmente vigile e reattivo.
La strategia dello stile della tigre
Le tecniche marziali del metodo della Tigre (Hu Quan) sono caratterizzate da movimenti lineari prediligendo la corta distanza.
La velocità non è uno dei punti principali di questo stile, che invece compensa scagliandosi verso l’avversario con irruenza, sfruttando tutto il peso del corpo e colpendo nei punti più vulnerabili del nemico.
In diverse applicazioni, l’attacco e difesa si fondono in un unico movimento.
I colpi sono portati con grande vigore utilizzando i gomiti, gli avambracci e le mani ad artiglio.
L’artiglio viene utilizzato in tre modalità principali:
- Colpendo con l’area bassa del palmo della mano (queste due rilievi vengono definiti eminenza tenar e ipotenar)
- Attacchi con le dita a gancio, afferrando e strappando i tessuti dell’avversario
- Colpi scagliati con il dorso della mano “Hu Zhao Bei”
Nella strategia marziale dello stile della Tigre non si indietreggia quasi mai, e quando questo avviene è solo per trarre in inganno l’avversario. Si indietreggia per erogare successivamente un contrattacco ancora più brutale.
Durante il combattimento l’uso delle braccia è predominante (Hu Zhao, Kao Bi, Zhou Da, Quan Da) i piedi sono generalmente ben piantati a terra, con lo scopo di fornire la stabilità, fondamentale per infliggere i colpi col massimo della potenza.
Azioni tipiche di questo stile sono anche alcune tecniche di gambe che si concentrano su bersagli medi e bassi, mediante calci in linea frontale, e in alcuni casi con calci ruotati, ginocchiate e spazzate.
Movimenti acrobatici non appartengono a questo stile tradizionale, ma al Wushu moderno.
La simbologia dello stile della tigre
Immagine acquistata con licenza di Copyright
Nella mitologia Cinese la Tigre è l’incarnazione del concetto di Yin, mentre il Drago è l’incarnazione dello Yang.
La Tigre è ritenuta pertanto uno degli animali più importanti di tutta la simbologia e cultura Cinese, detto infatti animale totemico, che viene quindi associato anche a pratiche di Qi Gong e di ginnastiche interne (ginnastica taoista).
Una forma ancora più completa e di più alto livello che il mio Maestro Yang Linsheng mi ha trasmesso è la forma Hei Hu Quan, “Pugilato della Tigre Nera”, che oltre a riassumere i principi e caratteristiche sopra descritte, ingloba angoli di attacco improvvisi, velocità e dirompenza.
Il termine “Nero” (Tigre Nera) indica infatti l’oscura e spietata strategia di questo sistema marziale e la non prevedibilità del combattimento.
Conclusione
La pratica dello stile della tigre è molto utile al praticante che ha modo di imparare i primi rudimenti e allo stesso tempo iniziare a scorgere quegli elementi di energia dominante appartenenti allo stile.
Con la pratica della forma e dei movimenti della tigre il praticante acquisisce un’impostazione fiera e maestosa, impara ad affrontare le diverse situazioni in modo diretto e soprattutto ad essere pronto ad agire in ogni circostanza.
In uno stadio successivo, l’obiettivo ultimo dello stile della tigre, come di qualsiasi altro stile di Kung Fu, è quello di utilizzare i principi appresi in ottica di crescita personale.
Maestro Marco Gamuzza
Buongiorno, guardo con profonda ammirazione l’impegno , le capacità e la tenacia che ci ha trasmesso il G. M. Yang Linsheng. Sicuramente il M. Gamuzza è il risultato del buon KungFu. Peccato che siamo un po’ lontani seno’ sarei in palestra con voi . Bravi, bravi . Continuate così Fratelli KungFu . Un forte abbraccio a tutti voi.Ciao
Ciao Aldo,
grazie delle tue parole! Se passi a Milano vienici a trovare in palestra.
Un saluto