Kung Fu, Gong Fu o Wushu (ideogramma cinese 功夫) è la parola con cui si intende l’insieme delle arti marziali cinesi, nate in Cina migliaia di anni fa. Questo termine è di recente utilizzo, infatti esistono molte parole con cui i cinesi fanno riferimento all’arte marziale tradizionale cinese.
All’interno di questa pagina troverai le informazioni più importanti su questa affascinante disciplina cinese praticata da migliaia di persone nel mondo: che cos’è il Kung Fu con le definizioni dei vari vocaboli, la storia del Kung Fu, le varie tipologie, l’allenamento e gli esercizi frequenti, così da comprendere gli step più importanti per imparare questa disciplina millenaria.
Indice dei Contenuti
- Kung Fu: che cos’è
- Kung Fu: definizione e significato
- Kung Fu: storia e origini
- Kung Fu: classificazione stili arti marziali cinesi
- Stili interni e stili esterni
- Stili del nord e stili del sud
- Kung Fu: la pratica
- Tecniche di Kung Fu
- I segreti del Kung Fu
- Gli stili di Kung Fu della nostra scuola
- Come scegliere lo stile di Kung Fu
- Come imparare il Kung Fu
Kung Fu: cos’è?
Cos’è il Kung Fu?
Kung Fu o Gong Fu (nell’articolo troverai entrambi i termini, uno scritto in Wade Giles e uno in pinyn) è una parola che può essere tradotta con “esercizio eseguito con abilità” o “divenire abile con l’esercizio“. Per un cinese può significare anche “tempo da impiegare in qualche attività“.
Parlando di Gong Fu si intende quindi, la capacità di eseguire un compito o un lavoro grazie all’abilità acquisita nel tempo con un notevole addestramento.
Non è molto chiaro il processo storico attraverso il quale si è giunti a usare questo termine per definire le arti marziali cinesi. Con probabilità, l’origine va cercata nel sud della Cina, forse perché in un’epoca in cui non esistevano le armi da fuoco conoscere la difesa personale diveniva un’abilità.
Aggiungiamo inoltre, che un’influenza determinante è stata data dai produttori cinematografici di Hong Kong, col loro catalogare i film di arti marziali come Cinema Kung Fu e con la diffusione dei film di Bruce Lee.
Kung Fu: definizione e significato
Kung Fu è l’insieme delle arti marziali tradizionali cinesi ed è conosciuto con più definizioni:
Kung Fu
Kung Fu: si tratta della parola che è stata utilizzata a partire dallo scorso secolo soprattutto nel Cinema detto appunto Cinema Kungfu o Gong Fu. Il termine Kung Fu è stato trascritto nel nostro alfabeto con il metodo Wade Giles (che non è il metodo ufficiale della Repubblica Cinese).
Gong Fu: questo termine è come quello sopra, ma più corretto dal punto di vista della traslitterazione perché si rifà alla scrittura Pinyin che è la scrittura con le lettere latine che i cinesi utilizzano per semplificare la loro lingua (altrimenti scritta in ideogrammi e comprensibile solo a chi conosce la lingua cinese).
Wushu
Wushu: è il termine per definire l’arte marziale cinese.
Wu significa Guerra
Shu significa Arte
Quindi Arte della Guerra.
Oggi, anche se in modo improprio con il termine Wushu si intende l’arte marziale moderna caratterizzata da tecniche acrobatiche e ginniche a discapito dell’aspetto più applicativo e marziale. Mentre, con la parola Kung Fu si intende l’arte marziale cinese più tradizionale.
Guoshu
Guoshu: in alcuni casi è stato utilizzato in modo più limitato rispetto ai termini precedenti il termine Guoshu inteso come Arte nazionale (Guo sta per Nazione o Paese, mente Shu sta per Arte). Definizione ancora in utilizzo a Taiwan.
Kung Fu: storia e origini delle arti marziali cinesi
Nell’immagine Huang Di imperatore della dinastia Xia (2500 a.C.) Storia Kung Fu
Le origini del Kung Fu sono avvolte nel mistero, infatti esistono diverse leggende e storie relative alla nascita del primo nucleo di tecniche.
Secondo la leggenda più nota e diffusa, un monaco indiano chiamato Bodhidharma, si recò in Cina presso il Tempio Shaolin del nord (provincia dello Henan) intorno al V secolo d.C. e insegnò ai monaci buddisti che vivevano nel tempio il primo nucleo di tecniche di combattimento. Queste tecniche avevano sia uno scopo difensivo da popolazioni esterne e animali feroci (frequenti nella foresta), sia terapeutico grazie all’apprendimento di diverse tecniche di meditazione.
Grazie alle fonti storiche sappiamo che il Tempio Shaolin del Nord fu un luogo primario nella nascita e diffusione del Buddhismo Zen in Cina e moltissimi testi buddisti e in relazione alla teoria yin yang provengono proprio dal lavoro di traduzione dei monaci Shaolin.
La seconda leggenda/storia, meno conosciuta ma probabilmente più veritiera, racconta che un altro monaco noto con il nome di Batuo (Fotuo in cinese) si recò presso quell’area qualche tempo prima (precisamente nel 495 d.C.), insegnando le basi del combattimento ai monaci. Batuo viene citato nei testi come il “Primo Grande Antenato” e sempre secondo i testi l’imperatore Xiao Wen Di fece ingrandire il monastero in suo onore. Questo ci fa presumere che il suo ruolo fu fondamentale.
Guardando invece con attenzione la storia cinese e delle varie dinastie è presumibile che già nel 2500 a.C., durante la dinastia Xia, esistevano dei metodi di lotta organizzata, cioè dei veri e propri tornei in cui gli uomini si sfidavano nel combattimento. Ne abbiamo traccia, e in qualche modo conferma, grazie ai reperti trovati nel periodo dell’imperatore Huang Di (detto l’imperatore giallo).
Kung Fu: classificazione degli stili delle arti marziali cinesi
Le arti marziali cinesi possono essere suddivise in due macrocategorie di stili Kung Fu:
Stili interni del Kung Fu
Neijia
Con questa parola si intendono tutti gli stili Kung Fu interni che si fondano sullo studio della forza interna, sull’efficacia del combattimento e lo sviluppo di un’energia profonda che va veicolata in tutto il corpo, chiamata Qi. Uno degli stili interni più noti è il Tai Chi. Questi, hanno l’obiettivo di sviluppare la cosidetta intenzione, elemento chiave e di livello più alto a cui ogni marzialista dovrebbe ambire.
Obiettivi degli stili interni:
- Miglioramento e conservazione della salute fisica e psichica.
- Studio della forza integrata e profonda, attraverso esercizi specifici come lo Zhang Zhuang e movimenti eseguiti lentamente per migliorare l’ascolto e la connessione di tutto il corpo.
- Emettere una forza elastica ed esplosiva.
- Studio con esercizi di contatto (da svolgere in coppia) come il Tui Shou per aumentare la sensibilità tattile, studiare le linee di forza e gestire le pressioni esterne da parte dell’avversario.
- Controllo emotivo.
Elenco degli stili interni (Neijia)
- Tai Chi Quan (stile della suprema polarità)
- Xing Yi Quan (stile della forma e della mente)
- Yi Quan o Da Cheng quan (stile dell’intenzione e boxe del grande conseguimento)
- Tong Bei Quan (anticamente era uno stile interno e significa stile del pugno che attraversa la schiena)
- Bagua Zhang (stile o palmo degli otto trigrammi)
- Liuhe Bafa Quan (stile delle sei armonie e degli otto metodi)
Stili esterni del Kung Fu
Waijia
Questa parola identifica tutti gli stili Kung Fu esterni, cioè quegli stili che impiegano per lo più la forza muscolare per contrastare l’avversario. Gli stili esterni sono numerosi, quindi maggiori per numero rispetto agli stili interni e di conseguenza più praticati.
Obiettivi degli stili esterni:
- Acquisizione di potenza e velocità.
- Maggiore preparazione fisica e atletica e di conseguenza maggiore resistenza e abilità.
- Irrobustimento dell’apparato osteo-articolare grazie a specifici esercizi tradizionali.
- Rinforzo muscolare degli arti inferiori, attraverso lo studio di posizioni basse e mantenute.
- Sviluppo della coordinazione motoria per mezzo di continui cambi repentini di tecniche e spostamenti.
- Integrazione di forme e tecniche mirate che richiamano l’energia difensiva, utile per difendere il corpo da aggressioni esterne resistendo maggiormente agli eventuali attacchi in combattimento, preservando gli organi interni e i punti vitali.
- Studio delle armi fondamentali, come il bastone, la sciabola, la lancia e la spada.
Lo sviluppo della forza interna in questi stili è basata sul controllo della struttura fisica rilassandola e rilasciando le forze, piuttosto che forzarle, allineandosi quindi al principio Wuwei.
Kung Fu: stili del Nord, stili del Sud e stili imitativi
Un’altra grande suddivisione degli stili di Gong Fu è quella geografica tra gli stili del nord e quelli del sud. Le differenze che ci sono tra queste due grandi famiglie sono legate a più aspetti: culturale, territoriale e sociale. Dal punto di vista geografico il fiume Azzurro (Yangtze) demarca le due aree della Cina: nord e sud. La divisione non rappresenta un voler “catalogare” gli stili di arti marziali tradizionali cinesi in modo così rigido e definito, ma bensì l’obiettivo è quello di fornire un’analisi generale al fine di portare il lettore a una maggiore consapevolezza.
Stili del nord delle arti marziali cinesi
Chang Quan
Gli stili del nord vengono chiamati Chang Quan o Bei Quan, tradotto per il primo stili lunghi, per il secondo stili del nord.
Quali sono le caratteristiche?
- Utilizzo maggiore di posizioni ampie e predilezione alle tecniche di gambe
- Movimenti ampi e rapidi
- Azioni fluide ed eleganti
- Spostamenti più accentuati
- Combattimento a media e lunga distanza
Elenco degli stili del nord
- Shaolin Quan (stile/pugno della giovane foresta)
- Chang Quan (boxe lunga)
- Cha Quan (similare allo stile Chang Quan e significa pugno che percuote)
- Shuaijiao (lotta cinese)
- Baji Quan (pugilato degli 8 estremi)
- Bafa Quan (stile degli 8 metodi)
- Sanhuang Paochui (boxe/stile cannone dei tre imperatori)
- Mizong Quan (stile/pugilato del far perdere le tracce)
- Hei hu Quan (stile della tigre nera)
- Chuo Jiao (tradotto piedi penetranti)
- Hong Quan (stile del pugno rosso)
- Ying Zhao Quan (stile degli artigli dell’aquila)
- Emei Quan (stile della montagna Emei)
- Fanzi Quan (pugno rotante)
- Luo Han Quan (stile dei discepoli del Buddha)
- Long Quan (stile del drago)
- Mei Hua Quan (stile del fiore di prugno)
- Hou Quan (stile della scimmia)
- She Quan (stile del serpente)
- Tang Lang Quan (stile della mantide religiosa)
- Tantui (stile dei calci scattanti)
Un detto recita Nan Quan Bei Tui che vuol dire:
Pugni al sud, calci al nord.
Stili del sud delle arti marziali cinesi
Nan Quan
Gli stili del sud vengono definiti Nan Quan che significa stile del sud o pugilato del sud.
Di seguito alcune caratteristiche:
- Movimenti potenti
- Posizioni meno ampie e più statiche
- Combattimento a corta distanza
- Gioco rapido di braccia
- Uso ridotto dei calci e dei salti
Elenco degli stili del sud
- Bai He Quan (stile della gru bianca)
- Long Xing Quan (boxe del drago del sud)
- Choy Lay Fut (Choy e Lay erano i nomi di due insegnanti, mentre Fut indica il nome Buddha)
- Jook Lum (stile della foresta di bambù)
- Pak Mei (stile del sopraciglio bianco)
- Wing Tsun (stile dell’eterna primavera)
- Wuzu Quan (stile dei 5 antenati)
- Hung Gar (stile della famiglia Hung)
- Mok Gar (stile della famiglia Mok)
- Li Gar (stile della famiglia Li)
- Lau Gar (stile della famiglia Lao)
- Choy Gar (stile della famiglia Choi)
- Chow Gar (stile della mantide del sud)
Stili imitativi delle arti marziali cinesi
Un’altra suddivisione è rappresentata da quegli stili definiti “imitativi”, perché pongono l’accento sui movimenti tipici di alcuni animali, come la tigre, la mantide e il drago o ancora a movimenti particolari come nel caso dello stile dell’ubriaco. Oltre a richiamare questi movimenti, lo studio si rifà anche alla rievocazione dell’atteggiamento peculiare dell’animale, per farti alcuni esempi:
- La tigre ha un atteggiamento fiero e forte, i movimenti dello stile della tigre richiamano questo senso di fierezza e forza
- Il serpente dà prova di grande agilità, così come nello stile i movimenti sono fulminei e sinuosi
- La mantide sorprende l’avversario con attacchi fulminei così i movimenti delle forme.
Elenco degli stili imitativi
- Ditang Quan (stile a terra)
- Hou Quan (stile della scimmia)
- Heihu Quan (stile della tigre nera)
- Hu Quan (stile della tigre)
- Long Quan (stile del drago)
- She Quan (stile del serpente)
- Niu Quan (stile del bue)
- Bailong Quan (stile del Drago Bianco)
- Tanglang Quan (stile della mantide religiosa)
- Tanglonghushi (stile della tigre e della mantide religiosa
- Yingzhao Quan (stile dell’artiglio dell’aquila)
- Zuijiu Quan (stile dell’ubriaco)
- Da Sheng Pi Gua Men (stile della scimmia)
- Hung Gar (stile della tigre e della gru)
L’Allenamento nel Kung Fu
Quando parliamo di Kung Fu pensiamo innanzitutto ad un modo di combattere di origine cinese, esistente da millenni, in principio utilizzato dai cinesi per lottare, conquistare e difendersi.
In seguito, l’evoluzione di questa disciplina ha fatto maturare, da parte dei Maestri del passato, la volontà di una ricerca volta all’evoluzione dell’uomo, per fare in modo che potesse sfruttare le qualità fisiche per essere più forte unite a quelle mentali per essere in salute.
I vari stili tradizionali rappresentano un metodo di combattimento di notevole efficacia, che tuttavia, si rivela allo studente solo dopo certo periodo di pratica.
Tecniche di Kung Fu
Le tecniche di Kung Fu, infatti, devono essere praticate per innumerevoli volte, finché non entrino a far parte delle reazioni inconsce e istintive dell’allievo; solo allora non ci sarà più spazio tra l’attacco dell’avversario e la propria reazione; perché non ci sarà bisogno di ricorrere ai lenti processi della mente razionale per pensare al da farsi.
Il praticante dovrà “diventare” il Kung Fu.
Per questo motivo si dedica molto tempo all’allenamento dei fondamentali, delle forme e delle tecniche a mani nude, creati secondo il principio della massima efficacia con minor dispendio energetico possibile.
Questi esercizi, sono chiavi di accesso a una realtà più profonda. Un detto delle arti marziali tramandato tra Maestri cinesi recita:
Per costruire un castello ci vuole molto tempo e tanto lavoro, ma sarà poi assai difficile da abbattere. Per costruire una casa ci vuole meno tempo, ma essa crollerà molto più facilmente.
I segreti del Kung Fu
Tempo e impegno. Fondamentali per diventare un esperto in questa millenaria disciplina marziale. Il Kung Fu, se praticato con i giusti principi e sotto la guida di un buon insegnante, rappresenta anche un’efficace metodo per la cura della propria salute che unisce i vantaggi di una pratica meditativa e interiore con i vantaggi di una disciplina fisica, in accordo con i principi dell’antica medicina cinese e della medicina moderna.
L’idea della pratica è quella di formare un individuo completo, in armonia con sé stesso e con ciò che lo circonda, in grado di vivere al massimo delle potenzialità umane.
Proprio per questo motivo, in Cina, il Gong Fu è divenuto un prezioso strumento di educazione e di crescita personale e miglioramento delle capacità fisiche; condizionamento cardio-respiratorio, riequilibrio ormonale, vantaggi per l’apparato muscolo-scheletrico, miglioramento della coordinazione, azione anti-stress.
Il primo dovere di un Maestro (Shi Fu), dovrebbe essere quello di fornire un’educazione che aiuti a crescere persone complete e migliori. In Cina, infatti, non era desueto che le famiglie affidassero, a tale scopo, un figlio a un Maestro di Kung Fu.
Gli Stili di Kung Fu
Nel programma della nostra Scuola di Kung Fu, noi ci concentriamo sull’insegnamento dei seguenti stili, di cui puoi leggere storia, origine e insegnamenti:
Leggi di più sullo Shaolin
Shao Lin Quan (letteralmente “pugilato / pugno della giovane foresta”)
Si tratta dello stile ideale con cui iniziare la pratica, proprio per questo motivo nella maggior parte delle scuole cinesi i giovani allievi si avvicinano alle arti marziali con lo Shaolin.
Leggi di più sul Tai Chi Quan
Leggi di più sull’Yi Quan
Come scegliere lo stile di Kung Fu
Premettiamo che non esiste lo stile giusto o lo stile sbagliato, ma quello più “adatto” per facilitare il principiante allo studio dell’arte marziale cinese.
A nostro parere, lo stile più completo per avvicinarti al Kung Fu – che tu sia già un adulto o che tu voglia far avvicinare tuo figlio – è lo Shaolin, e ti spieghiamo subito perché.
Durante lo studio dello Shaolin, che viene definito “madre di tutti gli stili delle arti marziali cinesi” potrai imparare a:
- Sviluppare i riflessi e le risposte del corpo con immediatezza, nel caso di un attacco o di un pericolo.
- Migliorare la coordinazione motoria e il radicamento del tuo corpo (questo porta oltre che un vantaggio marziale, anche posturale).
- Avere piena consapevolezza del tuo corpo e utilizzarlo al massimo delle sue potenzialità.
- Ottenere il pieno controllo del tuo stato psichico-mentale e saper quindi reagire in modo ottimale durante i periodi di stress della vita quotidiana.
- Potenziare quello che viene definito Yi, cioè l’intenzione, quella capacità di essere presenti nel qui e ora e di manifestare tutta la propria energia.
Come imparare il Kung Fu
Per imparare il Kung Fu sono indispensabili una serie di elementi che ti danno una conoscenza a 360° sulle arti marziali cinesi.
I benefici sopra elencati possono essere sviluppati grazie a tutta quella serie di “elementi”, tecniche di Kung Fu, che come un puzle compongono il mondo dello Shaolin, e sono:
- Il saluto del Kung Fu: come si esegue e qual è il suo significato profondo
- Le posizioni fondamentali: le posizioni di base dello Shaolin, comune a diverse arti marziali, ma con i principi correlati e lo sviluppo di di radicamento e stabilità, necessari nel combattimento
- Forme moderne e forme tradizionali (tao lu): lavoro sulle forme, la forma è una serie concatenata di movimenti che simulano un combattimento (viene svolta singolarmente)
- Leve articolari (qinna): tecniche per potersi svincolare da una presa di vario tipo.
- Proiezioni sul posto e in movimento: per liberarsi dalla presa di un aggressore.
- Tecniche di pugno: gli elementi di base dell’arte marziale cinese e i principi nascosti (quan fa)
- Tecniche di calcio: dai calci di base fino ai calci più acrobatici, fondamentale è il lavoro sull’efficacia della tecnica da associare alle caratteristiche del praticante (come diciamo sempre nella nostra Scuola è l’arte marziale che si adatta al praticante, non il contrario).
- Difesa personale: tecniche che vanno “in soccorso” al praticante nel caso di attacchi improvvisi e inaspettati.
- Combattimento: definito sanda o sanshou, prevede lo studio della guardia, della distanza, dell’approccio con l’avversario, degli attacchi, del timing, della chiusura.
- In aggiunta: studio delle armi tradizionali per avere un bagaglio marziale completo al 100%.
Questi elementi – insieme a principi del Kung Fu – sono la “chiave” per fornire un bagaglio marziale completo a 360° al praticante e stanno alla base dei programmi di una Scuola di Kung Fu seria. Diffida da chi lavora solo un elemento o tralascia informazioni qua e là.
In questa Guida Completa ho risposto a diverse domande: che cos’è il Kung Fu; le definizioni più importanti; gli stili più conosciuti e praticati delle arti marziali cinesi e gli elementi della pratica.
Se sei di Milano prenota una lezione presso i corsi della nostra Associazione oppure scopri il corso formativo italiano per diventare Allenatore di Kung Fu Shaolin.
bravo
Complimenti per tutto quello che ha fatto maestro Marco…qualcosa di eccezionale…o sempre desiderato imparare… stó per prendere il programma Tai Chi Start…ho fatto 7 anni Karate…mi chiedevo in futuro nn avete in programma una centro o una scuola a Roma o vicino?